22 novembre 2007

Blog della barcalinga….

Dopo 20 durissimi, interminabili giorni di mammite acuta cronica posso dichiarare Alfonsina Gretoletti guarita dalla terribile malattia.

Varicella? Morbillo? Febbre da cavallo? Niente al confronto!!!!!!

La mammite acuta cronica è una patologia comune nei bambini sballottati tra Caraibi, Italia, case svariate e barche che consiste nell’appiccicume più totale della piccola peste che non vuole essere lasciata sola nemmeno un minuto dalla mammona con totale rifiuto del padre. Nei casi più gravi non sopporta neppure di essere toccata da alcun essere umano e mai e poi mai essere lasciata sola un istante nel letto o nel seggiolino……..

La malattia naturalmente evolve nella mamma che dopo una settimana comincia a sclerale e soprattutto sudare come una fontana al caldo dei trenta gradi caraibici!!!!

Ma da ieri finalmente il sorriso è tornato sulle facce della famigliola. La Greta non solo rimane tranquillamente tra le braccia di Matte ma ha anche fatto il suo primo bagno in mare in braccio a lui. Dorme come un angelo sia di giorno che di notte senza fare un lamento…Al primo segnale di sonno viene dolcemente scaricata nel suo lettuccio e si addormenta culo all’aria senza fare una piega…….

Cosa volere di più dalla vita???? Una fantastica baby sitter 24 hours per andarsene a cena fuori, a fare delle bellissime passeggiate sulla spiaggia mano nella mano al proprio fidanzato, bagni infiniti tra i coralli e libri, libri e libri che si consumano tra una pennica e l’altra dondolando sotto il sole.

Bhe…..non esageriamo….lavorare in fabbrica è decisamente più faticoso!!!!

Comunque le giornate passano sempre veloci tra un buco col trapano, un taglio col seghetto alternativo e due mani di vernice. Kudra ha finalmente una cabina armatoriale come si deve con bagno privato e armadio quattro stagioni (anche se qua ne basterebbe uno da stagione unica….) e soprattutto letto king size!!!!!

Generatore e dissalatore sono tornati a nuova vita e lavorano alla grande. La cucina nuova brilla di luce propria e il motore romba come un gatto che fa le fusa!!!

Insomma a parte la polvere di legno in ogni fessura della barca, le esalazioni di vernice, il pozzetto che farebbe invidia ad una segheria e gli attrezzi sparsi ovunque….ce la barcameniamo bene!!!!!

Baci a tutti e grazie alle mamme per i loro meravigliosi consigli per la guarigione di Greta e il sostegno morale!!!!!

Nella foto la Greta in piena malattia!

08 novembre 2007

Trinidad - Grenada

Arrivati in aereo a Trinidad una decina di giorni fa abbiamo subito iniziato i preparativi per lasciare l’isola e dirigerci verso la più bella Grenada.

Devo dire che sono stati giorni faticosi, tra cambio del fuso orario, caldo (per l’appunto) tropicale, lavori di riarmo e Greta che, un po’ spaesata, richiedeva tante attenzioni.

Finalmente giovedì mattina abbiamo lasciato il porto e trascorso qualche ora alla fonda in una baietta per poter pulire l’elica incrostata di denti di cane e preparare Kudra alla navigazione.

Trinidad-Grenada

Sono 80 miglia con rotta 353°, niente reef o isolette nel percorso ma tanto traffico di navone, pescherecci, cruise-ship ecc…

La meteo prevista per la notte ormai prossima è di 15 nodi da ESE che avrebbero girato a ENE l’indomani. Onda sui 2 metri scarsi.

Prevediamo quindi un traverso con vento leggero. Con carena sporca e ondina faremo fatica a stare oltre i 5,5nodi di media.

E sarebbe già festa! Si, perché l’incubo è di ritrovarci senza vento e dover smotorare per 15 ore…

Beh, tanto abbiamo pensato che alle 17 siamo in navigazione, alzata la randa mettiamo il naso fuori dalla punta e cominciamo ad assettare la barca.

Il vento si dichiara in un 10-15 nodi da ENE; spegniamo subito il motore con Kudra ben appoggiata alla murata sinistra e armata con 2/3 di genoa, trinchetta e tutta randa.

Ormai al buio ci prepariamo alla notte: cercheremo di far addormentare Greta in modo che al mattino (arrivo stimato) sia lei che Simona siano riposate per la giornata. Io mi vesto un po’ e indosso la cintura di sicurezza. Ora che “tengo famiglia” essere imbragato mi pesa meno…

Mi aspetta una notte stellatissima e con una bella brezza che fa correre Kudra sulle onde nervosette; provo il pilota automatico ma dopo un po’ un allarme segnala che non ce la fa a stare in rotta. Faccio qualche controllo e in effetti il timone è duro e l’onda probabilmente accentua la tendenza orziera della barca. Regolo diversamente le vele e ritrovo un centraggio migliore. Ora il pilota ce la fa quasi sempre, ma comunque me ne sto al timone a godermi la navigazione.

La prima con Kudra da più di 6 mesi!

Nel frattempo Greta miracolosamente dorme e Simo, provata dalla giornata, cerca di riposare qualche ora, senza mancare di darmi un apprezzatissimo cambio al timone un paio d’ore.

Nel pieno della notte la brezza rinforza di qualche nodo e Kudra, ormai completamente invelata e trimmata, di bolina larga, macina miglia su miglia a velocità estremamente variabili in funzione della corrente, che passa dai 3 nodi dal giardinetto ai 2 nodi contrari. Insomma il GPS viaggiava tra i 9 e mezzo e i …4,8… mentra la scia di Kudra si manteneva veloce e accendeva di luce l’acqua densa di plancton.

Nella giostra di luci di navi che si muovevano attorno a noi ad un certo punto ho cominciato a sentirmi un po’…come dire… schiacciato dalla presenza, vicina, di 3 lucette bianche una sull’altra.

Ma che sarà mai? Sarà mica un rimorchiatore con rispettivo rimorchio? Così doveva essere ma non riuscivo a scorgere più lontano alcun altro segnale luminoso che indicasse proprio il carico trainato.

Tanto ho fatto che mi son trovato, ancora nel dubbio, a dover cambiar rotta per evitare la nave.

Per non perdere troppa strada ho orzato fino alla bolina stretta e così Kudra a sfilato sopravvento le 3 luci bianche (a 100 metri); subito dopo il cambio di “illuminazione” ho finalmente potuto vedere il carico: a 300 metri dal rimorchiatore c’era una chiatta che sarà stata lunga almeno 150 metri e larga 40! Peggio di uno scoglio!

Bah! Passata l’adrenalina e rimessa la barca in rotta ed in andatura di bolina larga mi sono dunque concesso un budino al cioccolato. Che fatica ‘sti comandanti!

All’alba eccoci alla estrema punta sud occidentale di Grenada. Brava Kudra, sei stata veloce!

Ancora una paio di miglia ed infine l’ancora fa presa nella sabbia corallina di Grande Anse.

Simo (che aveva alla fine riposato poco e male) prende in mano la situazione (leggi: prende in mano Greta) e stoicamente si prepara alla giornata,

Io mi limito ad un riassetto minimale di Kudra e, dopo un caffettino, mi catapulto in branda!

E mi addormento con un sorriso.

Buon vento a tutti!

Matteo

05 settembre 2007

Ripartire

Cari amici e marinai. Questa nostra lunga parentesi italiana sta per concludersi. tra meno di 2 mesi torneremo a bordo di Kudra, che questa estate è andata a zonzo nelle Grenadine con a bordo Leo e amici.
Noi invece siamo rimasti qui a goderci Greta che sta crescendo veloce e sorridente, in compagnia di tanti amici, parenti e chilogrammi di vetroresina.
Devo proprio confessare che comincio ad essere nervosetto. Erano anni che non stavo così a lungo lontano dal mare!
E poi spezzare così un giro del mondo...si fa proprio per amore!
Insomma... tra un po' si ricomincia a navigare.
E dove si va??? Abbiamo abbandonato l'idea di salire verso Cuba, per vari motivi.
Il programma è ora di rimettere la prua ad ovest e visitare le isole del Venezuela, proseguire poi fino a Panama, per fermarci qualche tempo nell'arcipelago di San Blas.
Non sto più nella pelle!

Buon vento a tutti e a prestissimo con nuovi post!

Matteo

11 giugno 2007

La piaga

Ciao a tutti,
ero li che lucidavo e grattavo e resinavo...e pensavo.
Pensavo che da quando sono rientrato in Italia (la Nostra povera Italia, inginocchiata e stremata) ho avuto modo di sentire ancora molte storie fantastiche, nel senso che sono talmente surreali da essere incredibili come l'enterprise di star trek. Anzi di più!
Molte di queste storie, la maggior parte, riguardano il nostro Berlusca (ma non tutte, mi raccomando ;))
Il discorso facilmente potrebbe perdersi nei meandri della incasinata e ridicola politica italiana. Quindi non entro affatto nel discorso...
Il mio pensiero invece va a chi, nonostante le innumerevoli prove di disonestà e malvagità a carico del sopra menzionato B. negli ultimi 25 anni, ancora crede che "illo" possa rappresentare in qualche modo e misura un "tipo" di politica.
Ripeto. non mi interessa assolutamente l'orientamento politico di nessuno, tantomeno quello del Berlusca.
Sono però allarmato dalle persone che ancora credono in lui, nella sua persona e che ancora hanno il coraggio o, per meglio dire, la faccia tosta di dirlo ad alta voce.
Ebbene, ero li che scartavetravo e stuccavo e pensavo a queste persone irresponsabili ed infine ho raggiunto una conclusione:
come palesemente anti-italiano è il succitato pseudo omuncolo, così ritengo anti-italiano chiunque lo sostenga.

Parole forti? beh, penso di no. Non dimentichiamo che, da anni, il mondo intero ride di noi, ride del fatto che ci lasciamo prendere totalmente per i i fondelli dai nostri politici ma soprattutto da lui che, insieme a tutti gli altri ma più di tutti gli altri messi assieme ha contribuito alla attuale, disastrosa situazione della Nostra cara Italia.

E con questo vi saluto.

Peace and Love a tutti... eccetto che ai berlusconiani!

Matteo

17 maggio 2007

Rivoluzione

Ciao a tutti,
lo so, lo so, non ci siamo più fatti vivi e questo blog comincia ad assomigliare ad un blob...
ho così tante cose da scrivere! certo un po' di tempo lo potrei anche dedicare a questo piccolo angolo di mondo e di mente.
Sappiate che il mio senso di colpa aumenta di giorno in giorno.
Vabbè, mi aggrappo al concetto: prima o poi...

Arriciao.
perchè tutto sto casino per non scrivere niente?

Perchè qualcosa ho da dire, poco ma importante.
Voglio rendere pubblico il mio sorriso, il sorrisone che mi è scappato quando, pochi giorni fa, guardando la TV dopo mesi di mare e rifiuto del tubo catodico/pixel, ho finalmente visto quello che attendevo da anni(insieme a tanti milioni di persone, per fortuna): i primi messaggi per ricostruire il nostro mondo ormai in ginocchio.
CIOE' L'INIZIO DELLA 3° RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, OVVERO L'UNICA STRADA VERSO LA RIVOLUZIONE ENERGETICA, OVVERO L'UNICA USCITA DA QUESTO SENSO UNICO MONDIALE VERSO UNA MISERA E QUASI SCONTATA FINE DEL NOSTRO AMATO PIANETA.

Paroloni? tutt'altro, e molti lo sanno. il mondo mediatico fangoso e falso ha minimizzato fino a ieri gli effetti del "progresso" sull'ambiente. ma finalmente la globalizzata tendenza suicida si sta esaurendo e si comincia a ragionare e forse ad agire da "ometti".
Si comincia a parlare di cose serie e ad agire di conseguenza.
Staremo a vedere cosa succederà, la mia curiosità è massima.
E, con un pizzico di cinismo, oserei dire che non poteva essere diversamente, visto che tra 5 anni (secondo le stime più ottimistiche) il petrolio sarà esaurito!

Fanculo gli scettici! spazio alla new-generation!

E naturalmente, sopra tutto e tutti, PEACE AND LOVE!

Matteo

03 marzo 2007

27 febbraio 2007 - 22.30 - GRETA



Ciao a tutti, marinai!


Posso finalmente ed ufficialmente annunciare...che è nata Greta!!!


2650 grammi di bellezza!!


Ed oggi 3° giorno di vita, 1° giorno di barca!

L'equipaggio di Kudra sale quindi a 3...

Che ruolo avrà la piccola a bordo?

Ancora non si sà...ma, tanto per mettere le mani avanti, presto le preparerò un bansigo (seggiolino per salire in testa d'albero) su misura, per farle fare "avvistamento reef"!

Non preoccupatevi, niente lavori pesanti, la metterò ai winch solo dopo i 6 mesi d'età!

L'avventura è iniziata.



Peace and love to the world!

Matteo

p.s. un grazie di cuore a tutti voi, numerosissimi!, che ci siete stati vicini (con tutti i mezzi tecnologici!) in questo momento meraviglioso!

15 gennaio 2007

Sgottino e i coefficienti


Un mesetto fa abbiamo acquistato un nuovo tender (il gommone di servizio…) e il vecchio, amato e ancora prestazionale Sgonfiotto alias Sgottino è finito sotto nuovo padrone.
Il glorioso mezzo d’assalto a spiagge e pontili è alla 3° età: dopo una prima fase di perfezione e anonimia finalmente, dopo anni di ineguagliabile servizio, giunge finalmente alla piena maturità con la fase Sgonfiotto.

Ma la vera sorpresa è stata la 3° età, quando Sgonfiotto decide di trasformarsi da veloce predatore di superficie in aggressivo sottomarino ed anfibio.
Sgottino è quindi tra noi.
Oltre all’ottimo servizio di pediluvio che ci regalava ad ogni viaggio si è prodigato in prestazioni fuori dall’ordinario, sfidando più volte la legge di Archimede pur di inabissarsi in cerca di pesciolini con cui giocare.
Ebbene si, tender bagnato, tender fortunato. Ma fino ad un certo punto…
Quando poi abbiamo acquistato il nuovo, che abbiamo battezzato Sbandino visto che non va dritto manco a morire, io e Gio abbiamo pianificato un’azione di forza su Sgottino per ridargli nuova e lunga vita.
Preso per le corna, un bel giorno lo abbiamo atterrato sulla coperta di Kudra e abbiamo cominciato la vivisezione. Aveste visto come soffriva!
Gli abbiamo riaperto tutte le vecchie ferite, come chirurghi che debbano preparare la zona di lavoro ripulendo per bene tutto quanto.
Prima via le toppe di superficie, poi quelle più in profondità.

Poi via tutte le strisce di pvc che costituiscono la giunzione tra i tubolari e la chiglia di vetroresina.
3 giorni dopo Sgottino è pronto per essere varato nuovamente.
Lo aspettano miglia e miglia ed avventure straordinarie con Gio e il FreeTime!
In quei giorni di sala operatoria era con noi un personaggio, losco, astuto e siciliano: Guido. Lui partecipava a tratti ai nostri lavori, tuttavia è stato un perfetto compagno di voli pindarici ed elucubrazione pseudo-tecniche.
A furia di confrontare forme e dimensioni dei tender e barche dei caraibi siamo giunti alla creazione di un nuovo, fondamentale indice numerico.
E sì, perché uno dei parametri perché un tender sia congruo alla barca cui da servizio è la sua dimensione, in acqua ma soprattutto in coperta, dove generalmente viene posizionato per le navigazioni.
Capita non di rado di vedere tender enormi appesi, attaccati, spalmati su barche piccole o piccolissime.
Ecco che allora l’illuminazione si fa strada e giunge a noi in forma di coefficiente di TENDERIZZAZIONE.
Giorni e giorni di calcoli e prove ci hanno finalmente condotto al modello che considereremo lo standard per i confronti.
E il nostro modello è la barca di Andrea, NasoBlu e il suo tender.

Coeff. Tenderizzazione = Lungh. Tender / Lungh. Barca = 3 m / 12 m = 0.25

Cosa implica questo coefficiente? A cosa serve?
La risposta non la conosciamo, abbiamo girato il problema al mondo scientifico perché traccino il profilo psicologico del marinaio che è SOTTO o correttamente o SOVRA tenderizzato.

Per esempio Gio, prima di adottare Sgottino era decisamente sovratenderizzato in quanto sulla sua barca di 11 metri aveva un tender di 3,5 m e quindi un coeff. di tenderizzazione di 0.32 . Troppo alto!
Ora Kudra, con l’adozione del giovane Sbandino, mantiene sostanzialmente costante il coeff. a 0.19, ovvero siamo un pelo sottotenderizzati.

E che ci vuoi fa’?


Matteo

Silenzio

Dal contestato blog del 4 novembre sono passati oltre 2 mesi di silenzio.
Silenzio un corno!
In queste settimane ci sono state varie occasioni di “discussione” sull’argomento. Serate tra amici qui nel Caribe, mail dall’Italia, pochi commenti al blog.
Il tema di come si stia in queste piccole isole (ed in Martinica in particolare) è ovviamente complesso e articolato.
Certo è che non ho trovato molti sostenitori…del mio “accanimento” contro il modello europeo impiantato in Martinica e non solo.
Non intendo ritrattare il mio punto di vista. Tuttavia devo ricordare a me stesso e a voi che il mio precedente blob era un po’ mettere il “dito nella piaga”, dimentico delle qualità e vantaggi della dominazione francese in terra caraibica e attento invece alle cose che più negativamente mi hanno colpito in questi 6 anni di Antille.
Molti dei miei ricordi più belli nei Caraibi sono legati alla Martinica, dall’atterraggio della prima traversata atlantica, alle amicizie tra “barcaioli” italiani e non, alle serate nelle stupende baie. Senza dimenticare le opportunità di lavoro e la comodità di essere “come a casa”.
Insomma, come sempre basta cambiare prospettiva per vedere le cose diversamente.
2 mesi di silenzio sono stati per noi di navigazione nelle Grenadine, piacevoli soste nei posti che avete visto nelle foto del sito e…analisi, esami per il controllo della gravidanza di Simo.
Che procede benissimo!
Greta (ebbene si, abbiamo deciso!) nascerà in Martinica a fine febbraio e noi ci stiamo preparando al lieto evento!
Kudra continuerà a navigare nelle Grenadine con Fabio al comando e noi vivremo a Le Marin (e dintorni…) su Nicolandra, la barca di amici che sarà la nostra “casetta”.
Bello, no?
Insomma, che vi devo dire? Prometto solennemente di scrivere un “Errata Corrige” al mio blog anti-francia-martinica al termine di questa lunga parentesi martinichese.

Ora vi lascio, vado a farmi un pane e marmellata!

Matteo