e di spazzolini da denti e mille altri oggetti personali. Sembra davvero che arrivare sin qua stia diventando un’impresa eccezionale. Però una volta con sedere nel pozzetto di Kudra, se avrete la fortuna di Elena e Filippo, riuscirete a vedere mante, squali, delfini, a nuotare con le tartarughe e perdervi nei branchi di milioni di pesci colorati. A vedere le iguana che cadono dagli alberi mentre le tartarughe di terra passeggiano tra le aloe. Delle Grenadine sapete già tutto, ma Tobago merita 2 righe, mentre Trinidad la possiamo anche dimenticare. Non è stato così terribile arrivare a Tobago, ce l’ha fatta anche Filippo! (che abbiamo anestetizzato sciogliendo 25 pastiglie di xamamina nel finto latte a lunga conservazione).Dopo un primo impatto un po’ costruito della famosa baia di Pigeon Point ed un approccio terrificante con la burocrazia dello stato di Trinidad e Tobago, finalmente l’isola ci ha regalato dei posti davvero meravigliosi. Un ormeggio senza fiato a Buccoo bay, incastrati in una laguna di corallo, fino ad arrivare alla graziosissima CharlotteVille nella Pirate Bay il cui nome non leva niente all’atmosfera dei pirati. Il mare non è bello come alle grenadine, è un po’ più torbido (si fa per dire…..), ma il paesaggio, caratterizzato dalla lussureggiante vegetazione che arriva sul mare, affascina e conquista. E poi che dirvi per invogliarvi a venirci a trovare????? Pane fatto in barca, frutta tropicale e soliti manicaretti dai sapori esotici…..Su kudra le pance crescono………. Baci tantissimi simomatte


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