03 febbraio 2009

Isrrael il velaio

Ciao a tutti, amici e marinai,
mi sembra di esser tornato ai tempi di Colombo quando le navi partivano e non davano notizie per mesi e mesi… chissà cosa avrete pensato della nostra assenza! Beh, sappiate che finora abbiamo fatto tanto e poco. Ovvero abbiamo già ampiamente ri-gustato el savor del caribe, ma sempre a Los Roques, che è ormai come una seconda casa.
Beh, comunque eccoci qui. E ora ve ne racconto una di quelle che capitano facilmente qui in Venezuela.
Ad aprile 2008 decidiamo di farci fare 3 vele nuove. Dopo attenta ricerca troviamo il “nostro” velaio a p.to la Cruz ed inizia la via crucis.
A maggio, dall’Italia, confermo a Isrrael la sua mail di preventivo e cerco di avviare il taglio delle vele.
A settembre il velaio ancora non ha risposto. La preoccupazione è all’orizzonte.
A inizio ottobre finalmente riusciamo a contattarlo e si riparte da zero.
3 settimane dopo siamo di nuovo in Venezuela, con la prospettiva di un mese in cantiere e 2 mesi in giro per le isolette
Parte il pressing. Matteo si muove sulla fascia, avanza a testa bassa, ma Isrrael salta, crossa, slitta, piroetta e sguscia come un calamaro in crisi isterica.
Il controllo della situazione sfugge... il materiale ancora deve arrivare dagli USA…
Kudra è ormai pronta e a inizio dicembre salutiamo, con fazzoletto e lacrimuccia, il velaio che dalla banchina ci osserva partire e pare non riesca a trattenere una risata, e sapete perché?
Perché il sottoscritto, mosso da sincera fiducia ed affetto per Isrrael il velaio, ha appena bonificato il saldo delle vele!!! Che furbo! “E il premio volpe dell’anno 2008 vaaaaaa aaaaaaa Matteoooooo!!!”
“Mañana! Mañana te chiamo. Domani ti chiamo!
No preocupate! Tranquilo!”

Mañana: 1. domattina; 2. avv. Domani; …; 99. MAI (dialettale, usato da una comunità di indios del centro Venezuela, capo supremo Isrrael).

L’epilogo è lungo e sofferto, Isrrael incrollabile nel suo ottimismo ogni giorno si sbilancia garantire per l’invio delle vele il giorno dopo… mañana.
Gennaio passa e finalmente il 24 mattina piango di felicità abbracciato alle vele nuove nel gabbiottino dello spedizioniere….la vita è bella….
"la cuenta: 1400 Bolivares por favor”
Aalimortacci del velaio e le sue sorelle!!
Oltre al danno la beffa, oltre la beffa la tranvata finale
Una bella discussione per telefono con Isrrael pone un fine (non lieto) alla vicenda: il trasporto lo paghiamo 50-50%.
Che stressssssss. Per smaltire ci serviranno almeno 20 giorni di relax puro vista spiaggia!
Le vele sono alla fine ben fatte e il rapporto qualità/prezzo è buono. Bravo Isrrael, ma se fossi qui con me una tiratina d’orecchie te la darei volentieri!!
Ma questo è il Venezuela e tutto sommato non è molto dissimile al nostro belpaese.
Ciacciao!!!

Matteo

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